lunedì 21 agosto 2017

Chi sporca, paga


Toccata e fuga a Cassina de Pecchi a metà delle mie due settimane di ferie. Seppur in realtà non ho mai staccato del tutto il contatto con voi anche dal lettino della spiaggia, in questo breve stop-and-go a Cassina ho trovato il tempo di girare per il Paese attraverso le sue strade ancora deserte e leggere qualche giornale locale arretrato. Rigorosamente in bici, si capisce. Ora che fortunatamente si può. 

Ebbene, sembra che qualche timida sorpresa ce la riservi anche il nostro piccolo mondo di Paese. Leggo su il quotidiano "Il Giorno" del 17 Agosto, con soddisfazione, che i primi piccoli frutti della Campagna contro i rifiuti e le discariche abusive partita a Febbraio di quest'anno a Cassina de Pecchi cominci a dare qualche risultato. 15 accertamenti e 4 sanzioni pari a 1850 euro. Nulla di straordinario, si intende, sopratutto di fronte al tema che è grande a Cassina. E nessuno casca dal pero, la tolleranza zero contro gli incivili è stata abbondantemente annunciata da tempo.

Dal Giugno 2014 quello delle discariche abusive è sempre stato un tema, ereditato tra i tanti, che flagella il nostro Comune e le azioni messe in campo per contrastare la piaga degli inquinatori, anche se in estremo ritardo, si sono sviluppate sopratutto dal 2016 in avanti. Ora è arrivato il momento di raccogliere qualche frutto a fronte degli sforzi che non sono mai sufficienti. A cominciare dalla pulizia dei quartieri più presi di mira avvenuta tra la primavera e l'estate scorsa, pulizia che probabilmente nessuno prima ha mai fatto. Poi una Campagna di sensibilizzazione, tardiva senz'altro, sull'utilizzo dei cestini pubblici, fatta di informative e l'acquisto delle telecamere spia itineranti, per catturare sul fatto qualche voncione e così è stato.

In parallelo anche i primi dati su ecuosacco. Dati ancora prematuri, ma soddisfacenti. Ve ne avevo già parlato a metà Luglio ora qualche numero e i numeri si sa valgono più di 1000 parole. 126.300 kg di frazione secca raccolti a Maggio 2017 in città, ultimo mese di raccolta del secco; 67000 Kg a Giugno e 50000 kg a Luglio 2017. Pochi e semplici numeri, per ora positivi, anche se siamo solo all'inizio e soprattutto siamo nei mesi estivi, quando metà della popolazione è in ferie. Numeri però che ci rincuorano anche rispetto alle paure, comprensibili, che il sacco rosso ha creato tra più di un cittadino. E se questi numeri - ai quali ricordo mancano quelli sulle altre frazioni (plastica e organico) senza i quali un giudizio complessivo risulta poco significativo - saranno confermati in autunno, allora significa che siamo sulla strada giusta. 

L'articolo de "Il Giorno" fa una fotografia solo parziale della situazione, che non è rosa e fiori, tutt'altro. Siamo ancora lontani da mettere la parola fine al degrado diffuso e cronico che purtroppo in più occasioni è stato denunciato, non solo dai giornali o dalle minoranze: se ve ne siete dimenticati, vi rinfresco la memoria. Luglio 2016, qui non solo la mia e la nostra denuncia, ma anche i fatti che poi seguirono. 
Del resto, 4 sanzioni non possono da sole risolvere tutto, ma il segnale è importante, indica un cambio di strategia tanto auspicato quanto atteso. Cambio di strategia importante anche per chi imperterrito continua a inquinare il territorio, in barba anche alle sanzioni. Alcuni esempi su tutti: zona industriale di Camporicco, Via XXV Aprile, Via Roma e utilizzo dei cestini pubblici per riporci rifiuti di ogni genere, sono ancora li a chiedere giustizia, nonostante gli interventi mirati fatti e fatti più volte (e che in questo mio giro in bici di metà Agosto ho potuto constatato di persona).
Ora però è chiaro a tutti, con questi primi provvedimenti, che chi sporca paga. 

Alla prossima sanzione, intanto io torno in vacanza.



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