lunedì 3 aprile 2017

Centrodestra, se ci sei, batti un colpo

"La paura porta all'ira..l'ira all'odio e l'odio alla sofferenza.."
frase epica di un film che rimarrà nella Storia, la saga di "Guerre Stellari", film che è rimasto nel mio cuore come in quello di milioni di altri ragazzi. Frase che casca a pennello su quel che leggerete nelle prossime righe, sicuro di trovare la vostra attenzione e pazienza.

Parto da qui: quando dimostri incapacità a raggiungere un risultato ambito, ti assalgono rabbia e cattiveria. E di solito uno arrabbiato e cattivo è pericoloso, perché disposto a tutto pur di far valere le sue ragioni perdenti. Sopratutto se questi è una persona inguaribilmente ambiziosa e piena di sé. 
Non mi è mai piaciuto e non è nel mio stile condurre la mia attività politica in modo "personale". Per me fare politica significa avere idee, metterle a disposizione e confrontarsi su di esse, non certo sulle persone. Ma a Cassina de Pecchi purtroppo si è innescato un meccanismo povero fatto di attacchi personali che di politico non hanno nulla se non appunto la rabbia rancorosa per essere stati esclusi. Esclusi, proprio così. Dover fare da spettatori inconcludenti non piace a nessuno. Questo però è oggi quel che rimane del centrodestra cassinese, che rappresenta nei numeri una minoranza consiliare, politica e sociale che soffre questo suo stato, dovuto unicamente alla loro sconfitta elettorale del 2014, frutto di un giudizio negativo sulla loro amministrazione precedente, quella che fallì rovinosamente consegnando il Paese a un Commissariamento di un anno, penalizzando ancor più Cassina e i cassinesi.
Ira, paura, odio non sono belle parole. Non sono sopratutto parole da usare in politica. Ma non me lo spiego diversamente l'atteggiamento ormai costante da parte non di una Forza Politica, non di un gruppo di persone, non da un gruppo consiliare, ma di una persona specifica, di nome Andrea Maggio, che dal Giugno 2014 continua imperterrito la sua campagna personale di denigrazione a spot verso alcuni membri dell'Amministrazione Comunale con un mix di ironia, bullismo, arroganza e sopratutto falsità, una dietro l'altra.
Mi sono ripromesso e lo dico qui di non rispondere più a insinuazioni e strumentalizzazioni di qualsiasi natura, mi concentrerò solo su quello per cui sono stato eletto, cercando nel mio piccolo ruolo di Consigliere Comunale di ricambiare la fiducia riconosciutami da tanti cittadini con il voto. Non risponderò più alle provocazioni assillanti e noiose di chi cerca un po di spazio sui giornali. Non risponderò più alle parole becere di chi fa suo il motto "urla più forte, qualcuno ascolterà". Non risponderò più agli attacchi basati sul niente contornato dallo zero fatti da persone che stanno in chat tutto il giorno (fortunati loro) per acchiappare qualche scontento di turno e tradurlo in azione politica. Ve lo prometto. Risparmio a voi e a me un po di lavoro, che in fin dei conti è perdita di tempo. Però, e qui arrivo al punto di questo articolo, non si possono lasciare invase alcune bugie croniche e la mala fede che è emersa da alcuni ultimi scritti del Consigliere Maggio. Scritti che mi sono stati inviati e sui quali alcuni amici frastornati e increduli hanno chiesto chiarimenti. Due scritti che in 113 righe e con ben 12 citazioni (il nome "Andrea Parma" ricorre quasi una volta per riga) non dicono una cosa che corrisponda al vero, nel senso che quelle di Maggio sono tutte supposizioni e fantasia allo stato puro.


Partiamo da quello che è un po lo "spirito" su cui si basa l'intero sproloquio del Consigliere Maggio. Non esistono "Poteri Forti" che decidono le sorti delle persone in carne ed ossa che per spirito di servizio (e per niente altro) si mettono a disposizione per la nostra Comunità, quasi sempre in modo gratuito togliendo tempo ai propri cari, ai propri interessi, al proprio lavoro. I Poteri Forti forse stanno nel mondo della Finanza, dell'Economia e nella testa di Maggio, non certo a Cassina de Pecchi. Il sottoscritto, che per inciso era un bambino ai tempi del PCI (quindi non posso essere un ex PCI come il farloccone mi chiama) si è iscritto per la prima volta a un Partito nel 1994, al Pds, allora avevo 19 anni, nel mio Circolo quello di Nova Milanese, il posto in cui sono cresciuto con la mia famiglia, il posto in cui ho incominciato a rapportarmi con la politica, quella delle Sezioni, quella della militanza, quella delle Feste dell'Unità e delle riunioni fiume fino a notte fonda. Quella che probabilmente il Consigliere Maggio nemmeno può immaginare, assuefatto com'è nel suo mondo, fatto di altro, tutto posti da occupare, poltrone, potere e selfie da profilo wa che cambia ogni tre per due. La prima volta che sono entrato nella Sezione (allora, 20 anni fa, ancora si chiamavano cosi) nonostante mio papà fosse stato Segretario, Sindaco e Consigliere Regionale, i Compagni più grandi mi dissero esattamente queste parole "Siediti. Studia. Leggi un libro. Impara e una volta che avrai imparato potrai dire la tua". Questa è tutt'ora la mia filosofia. La filosofia di Maggio probabilmente è un altra, quella che ha molto a che fare con il parlare a sproposito. Al Pd di Cassina mi sono avvicinato nel 2012 grazie a un volantino che chiamava a raccolta I cittadini per discutere di sviluppo a fronte di una scelta (quella del Pgt di D'amico) che il Pd di Cassina reputava "scellerata". E lo faceva quando lui Maggio, insieme al centrodestra di Lega e Pdl, volevano cementificare il Paese, costruire all'inverosimile, inventarsi tunnel, abbattere Parchi Gioco per bambini, devastare il territorio di una Cassina de Pecchi che ancora conoscevo poco, ma nella quale avevo scelto di venire a vivere. Per quale Paese, se non per il mio, avrei dovuto impegnarmi? E così è stato. Ho staccato il cordone ombelicale che mi legava indissolubilmente a Nova Milanese e a tutti i Compagni di sempre. Mi sono iscritto al Pd di Cassina, ho conosciuto e mi sono affezionato quasi subito a questo nuovo ambiente e nel giro di poco tempo non ho fatto altro che traslare a Cassina quel che già facevo a Nova. Nel 2014, quando era il momento di indicare un nuovo Segretario in sostituzione di Marcello Novelli, tutti si sono girati verso di me: non avevo molte possibilità di scelta. E lo facevo consapevole di trovarmi in una situazione difficile: in un Paese che conoscevo da solo 3 anni, a ridosso di un appuntamento elettorale importante, con sfide impegnative di fronte, con Matteo Renzi Segretario nazionale (io che avevo scelto Pippo Civati) e con tanti dubbi sul ruolo che mi si dava l'opportunità di ricoprire. 

L'ho già detto e lo ridico. Non mi sono mai tirato indietro nella mia vita. Non mi sono mai chiesto se quel compito che mi si è presentato di fronte potesse essere fonte di opportunità o elemento di difficoltà. Mai "e' utile per me farlo?" Ma piuttosto "fallo". Mi sono sempre approcciato alle cose con l'idea che "se c'è da fare una cosa, la si fa'". Sempre in modo collegiale e mai in solitaria, come purtroppo oggi molti pensano sia la politica. Ho gestito il Pd a Cassina insieme ai tanti Compagni del Pd e grazie a loro, alle loro conoscenze, alle loro capacità, alla loro esperienza ho imparato molto, innanzitutto a conoscere Cassina e le sue tante e diverse dinamiche interne. Non so se i tre anni passati siano stati anni positivi per il Pd di Cassina, questo non devo dirlo io. Sta di fatto che il Pd di Cassina con noi alla sua guida ha vinto le Amministrative del 2014, strappando il Comune all'inconcludente centrodestra, ha preso 3000 voti alle Europee dello stesso anno, ha eletto 5 Consiglieri Comunali (tutti quelli candidati) e due Assessori, ha avvicinato alcuni giovani e rifondato insieme a Cernusco il Circolo dei Giovani Democratici, ha riportato la Festa dell'Unità in Paese, ha avviato e portato a termine tante iniziative locali e sovra comunali, ha portato in porto tante azioni amministrative importanti per Cassina e la sua gente, ha fatto registrare il terzo miglior risultato al Referendum Costituzionale per il Si in Martesana contro tutti, pure contro alcuni che hanno avuto il cattivo gusto di distribuire in Chiesa (lo ridico, in Chiesa, dentro non fuori) i volantini per il no. 

Ora, il simpaticone esperto in gossip e disinformazione più che in politica (se non per farsi fotografare da Assessore ai Lavori Pubblici ogni 5 mt di strada asfaltata) giudica la mia attività da Consigliere e da Segretario come "uno che ha preparazione amministrativa che rasenta lo 0, che ha tradito la sua storia, uno yess man, simpatico ma incorreggibile polemico". Be, il mio operato lo possono giudicare solo gli iscritti al Pd e i cittadini non certo lui, che tra l'altro non abita nemmeno a Cassina de Pecchi, che ha cambiato più Partiti e casacche che bar. Non lo può giudicare colui che vi è ci racconta frottole dalla mattina alla sera (possiamo mai fidarci di uno così?). Non sta certo a lui giudicare Il mio operato e le mie qualità, a lui che ha distrutto una Amministrazione, a lui che ha perso penosamente le elezioni del 2014, a lui che ha fatto eleggere in CC due giovani facendoli dimettere dopo poco tempo in nome del rinnovamento (rimanendo lui stesso al suo posto, sia chiaro, la "novità" di uno che è seduto in Consiglio Comunale fin da quanto c'era la TV in bianco e nero), lui che è contento solo se riesce a litigare con qualcuno, non importa con chi o quando, l'importante è istigare e dimostrare il peggio della Politica, quella che lui intende sempre per posti, potere, sfere magiche, blog velenosi, insinuazioni, bassezze incredibili e via discorrendo. Da uno cosi, che a me sta pure simpatico, tanto quanto io sto a lui, con cui scambio volentieri qualche chiacchiera, che ho pure difeso da alcune insinuazioni su facebook, al quale non ho tolto il saluto (diversamente da quanto vi racconta dal suo blog), che ha pure raggiunto risultati (innegabili) durante la precedente amministrazione, con cui abbiamo votato anche alcuni punti in Consiglio Comunale, certe uscite infelici non te le aspetti o te le spieghi solo con la "rabbia incontrollabile" per la mancata elezione con cui non riesce ancora a fare i conti. 


Tra l'altro, e davvero prometto di non parlarvi mai più di Maggio in quanto tale, fossi un elettore, un dirigente, un iscritto ai Partiti del centrodestra cassinese, mi sentirei in forte imbarazzo e comincerei a pormi qualche domanda, del tipo "ma a noi ci rappresenta questo modo davvero penoso di fare politica?" 

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