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venerdì 25 aprile 2014

Prendiamoci cura del nostro Paese

Comincio la mia affascinante avventura per la campagna elettorale parlandovi di due argomenti di interesse generale e molto sentiti dall'opinione pubblica. La Cassina de' Pecchi che immagino è, innanzitutto, una città che partecipa, che collabora, che sa mettersi in gioco. 

Stando a quanto raccontano i giornali e a quanto si dice nei bar, alla Posta, per strada, Cassina è sprofondata in uno stato di abbandono quasi totale o per lo meno tale da richiamare l’attenzione dei media locali. Senso dilagante di insicurezza, sporcizia, strutture pubbliche fatiscenti o addirittura inutilizzabili: biglietti da visita che non parlano certo del paese in cui tutti vorremmo vivere. L’opinione pubblica a ragione è sempre più scossa da fatti di cronaca quali furti, tentati furti, rapine, intrusioni in appartamenti e allo stesso modo i cittadini si indignano di fronte ai marciapiedi rotti mai riparati, alle buche sulle strade che spuntano quasi quotidianamente, ai problemi nelle strutture pubbliche, come ad esempio nelle scuole. La serie ininterrotta di episodi criminosi e lo stato di degrado a cui sembrerebbe sottoposto il paese sono entrambi il risultato di una scarsa attenzione verso beni primari e di interesse pubblico.

La sicurezza, diritto di ogni cittadino, messa in discussione da una lunga fila di fatti preoccupanti, ci pone di fronte a un quesito: a Cassina e nell’intera zona, la microcriminalità è cresciuta o tendenzialmente è cresciuta la percezione di insicurezza dei cittadini? Difficile fare una stima stando solo ai fatti raccontati dai giornali che, specialmente in un paese così piccolo e grazie anche ai social network, rimbalzano velocemente da un lato all’altro della città. Eppure la paura cresce ed è contagiosa. Questo è sufficiente per dire che anche Cassina è sotto tiro? Risulta difficile rispondere per più di un motivo. Se cè una certezza è quella che le istituzioni, in stretta sinergia con le forze dell’ordine presenti sul territorio, possono e devono intervenire: attraverso azioni coordinate, riorganizzando gli orari di pattugliamento, dotando il comune di sistemi elettronici di videosorveglianza.

Se da una parte è però oggettivamente complicato presidiare un intera città, poche le risorse, i mezzi e gli uomini a disposizione, dall’altra è certamente più ragionevole intervenire per risolvere l’altro problema annoso che assilla gli spazi pubblici cittadini. E’ sufficiente girare per Cassina per rendersi conto di come la scarsa attenzione verso i comuni luoghi di interesse pubblico si sia accentuata con la mancanza di una guida solida in comune. La manutenzione è scarsa se non assente. Le strade a tratti dissestate, mancanza di segnaletica e i marciapiedi che vanno a pezzi in molti punti. Problemi simili sulle piste ciclabili, per l’illuminazione pubblica (alcuni cittadini ci dicono che ci sono vie di Cassina senza illuminazione da giorni o addirittura da settimane), panchine, cestini per i rifiuti, cartelli stradali in alcune zone semi distrutti, l’abbandono di scarti di lavorazione per le strade e nelle aree verdi (ci è stato segnalato, ad esempio, che nell’area del Casale da tempo sono presenti materiali ferrosi) e potremmo andare ancora avanti.




In queste settimane di campagna elettorale ho imparato a fare i conti con la giusta indignazione dei cittadini. Non è certo mia intenzione qui adesso fare promesse campate in aria. Una cosa però la posso fare. Ascoltare. Raccogliere informazioni utili e suggerimenti. Da oggi dedico un nuovo spazio alle segnalazioni sui disservizi in generale, interessandomi personalmente del problema, documentandolo e inserendolo nell’agenda delle priorità.

Potete contattarmi al seguente indirizzo di posta elettronica con foto, filmati, racconti, servizi: andparma@gmail.com o contattarmi al 3492354967.

Una città è bella e vivibile soprattutto quando sa prendersi cura delle cose di tutti i giorni, proviamoci anche noi, è un dovere, prima che una promessa elettorale.

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